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03/09/2021 | Notizie | Rapporti

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Bewegungstherapie und Gesundheitssport!

In collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia e Società e il Dipartimento Generale dello Sport dell'Università, è stato condotto uno studio sul tema delle motivazioni a fare sport tra i membri dell'università. L'obiettivo dello studio era quello di esaminare le motivazioni per l'esercizio fisico dei membri dell'Università di Kassel in relazione al sesso, all'età, al BMI e alla forma fisica. Da ciò dovevano emergere indicazioni per la pianificazione e l'implementazione di programmi di attività fisica specifici per i gruppi target nello sport universitario.

All'inizio del 2019 è stato condotto un sondaggio online a livello universitario per registrare le motivazioni dell'attività fisica. Utilizzando lo strumento BMZI (Berner Motiv- und Zielinventar - Inventario Bernese dei Motivi e degli Obiettivi), sono state registrate le aree motivazionali di fitness/salute, figura/apparenza, attivazione/piacere, distrazione/catarsi, contatto, competizione/prestazione ed estetica.

I risultati dello studio mostrano che l'area motivazionale fitness/salute è la più importante per i membri dell'università, seguita da attivazione/divertimento. Sono state riscontrate ulteriori differenze significative tra i generi. Mentre per le donne dominano i motivi figura/apparenza, gli uomini mostrano valori più elevati nel contatto e nella competizione/prestazione. Con l'aumentare dell'età, l'area motivazionale della forma fisica/salute diventa più importante, mentre diminuisce l'importanza della competizione/performance e della distrazione/catarsi.

Per la progettazione di programmi di attività fisica specifici per i gruppi target in ambito universitario, risulta evidente che gli aspetti legati alla salute e le sfaccettature della ricreazione attiva sono di grande importanza. In generale, i risultati indicano che i programmi di attività fisica possono essere organizzati congiuntamente per tutti i membri dell'università. Tuttavia, sono emerse tendenze che sostengono un orientamento più specifico del contenuto dei programmi di attività fisica. Si suggerisce quindi di creare offerte parallele che differiscano in termini di contenuti e che possano quindi adattarsi allo spettro delle caratteristiche motivazionali.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Bewegungstherapie und Gesundheitssport nel febbraio 2021.