Premio alla carriera 2025 per Kirsten Behr

Nel suo progetto di abilitazione, Kirsten Behr vuole distinguersi temporalmente e geograficamente dai precedenti contributi alla psicologia decoloniale e alla critica psichiatrica in quanto non si concentra sulla fase culminante del colonialismo storico e sulle sue conseguenze, ma, da un lato, considera quei resoconti europei del primo contatto con il "Nuovo Mondo" che ne preparano, anticipano e legittimano la patologizzazione - e, in questo contesto, si concentra sull'America Latina come spazio di incontro che finora (troppo spesso) è stato trascurato nelle questioni sollevate dai cosiddetti "spazi della follia" (Keller 2007: 3) hanno finora ricevuto (troppo) poca risonanza. L'autrice è interessata sia alle attribuzioni esterne che diagnosticano come "folli" sia i colonizzatori che i colonizzati - anche se per motivi e con intenzioni diverse - sia ai resoconti di esperienze in cui gli stati di rapimento devono essere resi dicibili.

Il DHV ha trovato la bozza del progetto: promettente! Con il Career Path Award , l'associazione vuole facilitare la transizione nel percorso di carriera dei postdoc con forti capacità di ricerca.