Etica della visualizzazione

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07.12.2022 | ARTE E SOCIETÀ

10:00 - 13:00 GMT, Online 

Il passato materiale e le testimonianze vissute delle vittime di genocidi e abusi dei diritti umani costituiscono spesso una parte centrale delle narrazioni della violenza nei musei dell'Olocausto e dei genocidi e in altri luoghi della memoria. Tuttavia, l'uso delle testimonianze delle vittime, dei manufatti personali, delle fotografie e persino, in alcuni casi, dei resti fisici, pone delle domande sull'etica dell'esposizione. In primo luogo, fino a che punto questo processo può rivittimizzare? In secondo luogo, i musei hanno un dovere morale nei confronti dei morti che espongono? In terzo luogo, come dovrebbero i musei conservare, gestire ed esporre i resti umani e i manufatti personali? Queste sono solo alcune delle miriadi di questioni morali che i ricercatori e il personale dei musei devono affrontare nel loro incontro quotidiano con i resti.

Ospitato dal Peace and Conflict Cultural Network, questo simposio esplorerà questo spazio controverso, con i contributi di Tali Nates, direttore del Johannesburg Genocide Centre, della dott.ssa Zuzanna Dziuban dell'Accademia Austriaca delle Scienze, di Elma Hodžić del Museo Storico della Bosnia-Erzegovina e di James Bulgin, direttore della Public History dell'Imperial War Museum.

Inoltre, nell'ambito del simposio verranno esplorati possibili temi e idee per la conferenza internazionale "Why Remember?" e si invitano i partecipanti passati e quelli che desiderano partecipare nel 2023 a collaborare con il Comitato direttivo della Rete per la cultura della pace e dei conflitti per contribuire alla definizione del bando per la conferenza del 2023.

Il Peace and Conflict Culture Network è una rete internazionale che facilita i collegamenti tra accademici, professionisti e operatori del settore culturale e mobilita le istituzioni artistiche e sociali impegnate nel discorso sulla pace, sui conflitti e sulla cultura.

La rete metterà in primo piano il contributo di accademici e istituzioni provenienti da società post-conflitto, in particolare dall'ex Jugoslavia, dal Ruanda e dalla regione dei Grandi Laghi, dal Libano e dal Medio Oriente, dalla Colombia e dall'America Latina.

Il Peace and Conflict Culture Network è organizzato dalla University of the Arts di Londra e finanziato dall'AHRC. Il team organizzativo è composto dalla professoressa Liliana Gómez, Università di Kassel; dal dottor Paul Lowe, PARC e London College of Communication; dalla dottoressa Nela Milic, PARC e London College of Communication; dal professor Kenneth Morrison, De Montfort University.